Romanistica

“Tutto è iniziato 100 anni fa…”

“Con il decreto di Sua Altezza Reale, erede del Trono, dell’8 luglio 1919 si concede alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Zagabria la fondazione della Cattedra di Filologia Romanza.
Questo avviso è legato alla risoluzione del rapporto del 16 dicembre 1918, n. 870.
Fatto a Zagabria, il 18 luglio 1919”

 

In occasione del centenario della fondazione degli attuali Dipartimenti di Romanistica e di Italianistica della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Zagabria (1919-2019), è interessante ricordarsi degli inizi della Cattedra di Filologia Romanza.

L’insegnamento delle lingue e letterature romanze iniziò anche prima della fondazione ufficiale delle rispettive cattedre. A dire il vero, ciò è stato un presupposto logico. L’insegnamento della lingua francese presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Zagabria è iniziato nel semestre estivo dell’anno accademico 1882/83, e fu poi esteso ai corsi letterari l’anno successivo. Otto anni dopo seguirono gli inizi dell’insegnamento dell’italiano. In seguito, lo studio dell’italiano si è separato, prima come Seminario italiano, e poi, dopo un periodo di integrazione al Dipartimento di Romanistica (legato alla riorganizzazione della Facoltà dopo la Seconda Guerra Mondiale) è stato istituito l’autonomo Dipartimento di lingua e letteratura italiana nel 1964. Fin dall’inizio, i professori del Dipartimento di Romanistica erano soliti organizzare anche i corsi di altre lingue romanze; alcuni di questi corsi si sono trasformati in studi: i primi studenti si sono iscritti allo studio della lingua e letteratura spagnola nel 1968, al portoghese nel 1982 e al rumeno nel 2003.

Per la romanistica croata è stato molto importante il coinvolgimento di Petar Skok nell’insegnamento nell’anno accademico 1913/14. Petar Skok (1881-1956), che ottenne il dottorato di ricerca a Vienna, sotto la guida di Wilhelm Meyer-Lübke nel 1905, è considerato il padre della romanistica croata. Le numerose opere di Skok (ca. 500 unità bibliografiche) lo resero famoso nell’ambito della linguistica europea e mondiale. Questo grande romanista, germanista, albanologo, balcanologo e, soprattutto, croatista, sarà ricordato come un abile pedagogo e professore. Durante la sua vita lavorativa, Skok ha tenuto più di cento insegnamenti diversi. Gli argomenti trattati riguardavano la lingua e la letteratura francese, la lingua e la letteratura italiana, la fonetica francese e romanza generale, la metodologia della lingua francese, la romanistica generale, gli influssi romanzi sulla lingua croata e occasionalmente ha tenuto lezioni riguardanti altre lingue romanze quali il rumeno, lo spagnolo, il portoghese, il romancio e il provenzale, nonché le rispettive letterature.

Uno degli studenti di Skok era Petar Guberina (1913-2005). L’attività scientifica dell’accademico Petar Guberina copre principalmente le aree dell’acustica fisiologica teorica e applicata e della fonetica applicata all’apprendimento delle lingue straniere nonché ai problemi legati all’udito e al linguaggio. Guberina è stato autore del famoso sistema verbotonale per la riabilitazione dei non udenti, e lo rese famoso negli ambienti scientifici a livello mondiale. Insieme agli esperti francesi di Saint-Cloud ha creato il metodo audio-visivo strutturale-globale per l’apprendimento di lingue straniere.

Antun Polanšćak (1910-1978) non fu solo un importante interprete e promotore di scrittori francesi in Croazia, quali Balzac, Zola e Proust, ma anche un ardente sostenitore degli scrittori croati in Francia (in particolare Krleža, Marinković, Krklec, Desnica e Kaštelan) dei quali ha tradotto molte opere in francese.

Vojmir Vinja (1921-2007) è stato uno dei più grandi e autorevoli romanisti croati nel periodo successivo a quello di Petar Skok. Ha dedicato gran parte delle sue ricerche ai legami linguistici croato-romanzi nell’area adriatica e alla terminologia della fauna adriatica. Oltre alle numerose opere dedicate alla lingua e alla letteratura francese, di particolare importanza sono il suo grande dizionario spagnolo-croato (prima edizione nel 1971 in collaborazione con R. Musanić) e la grammatica dello spagnolo (prima edizione 1963). Altrettanto importanti sono le sue fruttuose collaborazioni con i circoli linguistici stranieri (specialmente nella realizzazione dell’Atlante linguistico mediterraneo). L’accademico Vinja è diventato famoso come traduttore di opere capitali dell’antica letteratura francese e spagnola, tra cui spiccano le Opere raccolte di Michel de Montaigne (2007), nonché delle opere linguistiche più conosciute: Grammatica generale e ragionata di Port-Royal (1999), De vulgari eloquentia di Dante (1998), Corso di linguistica generale di Ferdinand de Saussure (2000), Il vocabolario delle istituzioni indoeuropee di Benvenista (2005), ecc.

August Kovačec (1938) è stato il primo successore di Vojmir Vinja in qualità di direttore del Dipartimento di Romanistica. Dopo la laurea, Kovačec è andato all’Università di Bucarest, dove ha approfondito le sue conoscenze di balcanologia, e in Francia dove, sotto la guida degli eminenti linguisti Émile Benveniste e André Martinet, si è occupato di linguistica generale e francese. Poiché è stato uno dei pochi linguisti a conoscere la struttura di quasi tutte le lingue europee e un gran numero di lingue extraeuropee, è stato regolarmente invitato come docente ospite in diverse rinomate università europee. Nelle sue ricerche ha mostrato particolare interesse per gli argomenti linguistici dei Balcani (oltre al libro più famoso in questo campo, premiato dall’Accademia rumena, Opis današnjeg istrorumunjskog (Descrizione dell’istrorumeno odierno) del 1971, ha scritto Istrorumunjsko-hrvatski rječnik: s gramatikom i tekstovima (Dizionario istrorumeno-croato: con grammatica e testi) del 1998 e ha studiato le varietà sefardite nel territorio dell’ex Iugoslavia con particolare  riguardo ai contatti di questi idiomi con il croato. Ha anche pubblicato una serie di articoli accademici sulla lingua francese e la sintassi comparativa romanza nelle rinomate riviste scientifiche e, come esperto di francese antico, ha scritto i capitoli sulla letteratura francese dal XIV al XVI secolo e l’intero capitolo sulla letteratura rumena pubblicati nel Povijest svjetske književnosti (Storia della letteratura mondiale) (1982). Inoltre, si è occupato della traduzione letteraria, in particolare dei testi antichi. Presso l’Istituto Lessicografico “Miroslav Krleža” è stato caporedattore del Hrvatski opći leksikon (Lessico generale croato) (1996-2001) e della Hrvatska enciklopedija (Enciclopedia croata) (2001-2005).

Merita di essere menzionato, altresì, il lavoro di alcuni altri ex docenti del Dipartimento di Romanistica.

Predrag Matvejević, coordinatore della Catterdra di letteratura francese per diversi anni (fino al pensionamento nel 1992), è  notocome scrittore e saggista (Breviario mediterraneo, 1987, 1990, 1991; Epistolario dell’altra Europa, 1995; L’altra Venezia, 2004). Gabrijela Vidan, fino al 1999 coordinatrice della Cattedra di letteratura francese, si è occupata anzitutto della mediazione tra le due culture (La Croatie, son histoire culturelle, ses liens avec l’Europe, 2014). I suoi colleghi, Ingrid Šafranek e Jere Tarle, che assieme a lei hanno posto solide basi per l’interpretazione di conferenza, sono anche conosciuti come autori di opere apprezzate su Albert Camus (Tarle), su Proust, Stendhal, Flaubert e sulla “scrittura femminile” (Šafranek). Milivoj Telećan, anche se faceva parte del gruppo degli interpreti di conferenza, è più conosciuto come traduttore letterario dallo spagnolo e dal francese (in particolare delle opere di Márquez e Borges). Karlo Budor, che era anche traduttore, si concentrò principalmente sulla ricerca, in particolare nell’area della grammatica spagnola, della letteratura spagnola antica e delle relazioni culturali e diplomatiche spagnolo-croate (España y Croacia entre diplomacia y política: el diplomático español D. Fernando Alcalá Galiano y Smith, Conde de Torrijos (1883-1958), 2004; Španjolska diplomacija i Nezavisna Država Hrvatska (La diplomazia spagnola e lo Stato Indipendente di Croazia), 2006). Yvonne Vrhovac si è concentrata per anni sul miglioramento della posizione della lingua francese nel sistema scolastico croato e sulla promozione dell’insegnamento delle lingue straniere nel sistema universitario. Ha contribuito inoltre, in modo significativo, all’adattamento dei materiali didattici del Consiglio d’Europa (Quadro comune di riferimento per le lingue, Portfolio europeo delle lingue) e alla creazione del programma di formazione degli insegnanti presso il Dipartimento. È autrice (e coautrice) di numerosi materiali e libri di testo per l’insegnamento della lingua francese destinati agli alunni delle scuole elementari (Un, deux, trois, nous voilà) e dei licei (Réfléchis et dis-le en français). Alla promozione della lingua francese ha contribuito anche Blaženka Bubanj, autrice di libri di testo adottati in molte scuole di lingue straniere (Le français pour vous) e scuole alberghiere e di ristorazione (Voyages, voyages). Degno di essere citato è anche il contributo di Nataša Desnica-Žerjavić nell’insegnamento della fonetica, grazie alla pubblicazione di un manuale per gli studenti di francese (Phonétique française, 1996).

L’attività di ricerca del Dipartimento di Romanistica attualmente si svolge per lo più nell’ambito di diversi progetti di ricerca. Un altro modo per stimolare e sviluppare la ricerca sono anche i convegni, che dal 2001 vengono organizzati regolarmente dalle cattedre del Dipartimento di Romanistica.